mercoledì 23 giugno 2010

racconto - il divieto di godere 2: le cuginette vengono punite di nuovo

sono passati sei mesi da quando sono stata unita a mia cugina nel rigido regime di privazione dell'orgasmo a cui mio zio aveva deciso di sottoporci. venivamo costantemente messe alla prova e spesso dovevamo controllarci a vicenda, per evitare che una di noi riuscisse a provare piacere. effettivamente, quando mio zio o mio cugino non erano in casa, noi due riscivamo raramente a concentrarci su altro. eravamo costantemente eccitate e entrambe lo sapevamo.

ieri mia cugina mi ha sorpreso a strofinare la fica contro l'angolo di un tavolo. stavo spolverando e, credendo di non essere vista, ci avevo appoggiato la fica sopra, muovendo appena il culo avanti e indietro e facendo ritmicamente pressione sul mio grilletto gonfio. indossavo delle mutande di lana spesse e incredibilmente rivide per ordine di mio zio, voleva che le nostre fichette fossero sempre un po' irritate e ci aveva esplicitamente vietato di grattaci o stusciarci per cercare sollievo.

quando mia cugina arrivò nella stanza e vide quello che stavo facendo mi ordinò di restare ferma e di non muovermi.
-sara, tesoro, anche adesso stavi tentando di godere. adesso dovrò farti male. voglio cominciare battendoti il culo. tirati su la veste, abbassati le mutande, ma lasciale a contatto tra la tua fichetta e il tavolo. voglio che mentre ti batto cominci ad arrossati per bene proprio lì. va bene sara?
-va bene marta. ma ti prego, non dirlo allo zio.. battimi forte sul culetto, puniscimi te... ma non dirlo allo zio..
-solo se riuscirai a non venire mentre ti punisco sara. altrimenti sai bene che lo zio vuole che ti venga fatta la pipì dentro il culetto. come faccio io che non ho il pisellino?
-ma marta.. non lo so... puoi provgare a mettremi un imbuto nel culetto e a fare tu la pipi.. non lo so...
-dai sara, non pensarci, devii solo cercare di non godere. non è difficile se non fai la porcellina. ma adesso cominciamo, voglio farti soffrire molto..
prese un mestolo e cominciò a battermi forte, sempre nello stesso punto, sulla parte bassa del culetto.. ogni colpo toccava e faceva vibrare anche la mia fica e io sentivo che sia stava riscaldando.
il mio clitoride a stretto contatto con la lana ruvida e ra già completamente irritato, ma nonostante questo continuavo a spingere ritmicamente sotto i colpi di mia cugina e anche se mi stavo toturando da sola sentivo crescere il piacere.

dopo avermi battuto il culo per molto tempo mi disse di girarmi. mi mise una mano tra le gambe e non potè non constatare quanto fossi bagnata.
-sara, non ci siamo.. ti ho detto di non godere. senti come sei bagnata.. dimmi, ti piace se ti tocco qui?
mi stava massaggiando dolcemente il clitoride, non riuscivo a non godere..
-dimmi sara ti piace?
-si...
-lo sento. aspetta, adesso proviamo così.
prese dal centro della tavola una saliera e si versò un po' di sale sulla mano bagnata, poi riprese a masturbarmi delicatamente
-aaahhh... brucia..
-bene sara, deve bruciare, deve bruciare forte. dimmi sara, godi anche così?
-n-no.. io no..
-brava brava sara, soffri e sopporta. volevi godere e adesso vieni punita. ti fa male eh?

mentre stava proseguendo in quella lenta tortura, mio cugino entrò nella stanza.
-ragazze, non so cosa state facendo ma siete nei guai..
-no marco, non è colpa mia.. sara si stava masturbando contro l'angolo del tavolo e io le stavo punendo la fichetta con un massaggio col sale..
-mmm... sarà anche vero.. ma chi mi dice che tu non ti sei eccitata mentre la stavi toccando? avanti, tirati su la gonna.
le mutande di lana di mia cugina erano zuppe di succhi.
-sei la solita sudiciona marta, guarda qua che lago hai tra le gambe..
-marco ti prego.. è un mese che non vengo..
-un mese? e ti lamenti?? guardate puttanelle che voi due non dovete venire MAI e questo perchè le vostre passerine devono essere abituate a non godere.. su adesso mettetevi tutte e due giù come due cagnette, mentre penso a cosa farvi.. sara, vediamo.. tu cosa suggerisci di fare a marta per cominciare? pensa che si stava eccitando mentre ti torturava la fica col sale.. a proposito, è ancora lì il sale vero? bene.. avanti dimmi, cosa facciamo a marta adesso, su..
-non so.. potresti frustarle la fica..
-tutto qui tesoro.. ma dai.. dimmi cos'è che volevi fare a marta mentre prima ti arrossava il culetto, andiamo..
-io.. io vorrei metterla a sedere sulle ortiche e muoverle a fianchi avanti e indietro per almeno cinque minuti.. poi vorrei metterle un plug nel culo e obbligarla a farsi la pipì addosso mentre viene frustata..
- già meglio.. ma non abbiamo le ortiche... marta, ti scappa per caso pipì?
-n-no..
- non importa, allora se non ti vuoi fare la piscia addosso, la piscia la prendi nel culetto. vieni qui, fatti pisciare nel culo.. ecco brava, apriti bene.. prima voglio tirarti qualche cinghiata proprio sul buco del culo. lo so che fa male, ma ora apriti bene.
i colpi sul buchetto comiciarono a far lamentare marta. dopo averla battuta bene le mise un dito nel culo
-ti piace eh? ti piace godere col culo.. senti come stringe.. ora ti metto il cazzo dentro il culo, sta' buona. ecco... buona.. adesso devo pisciare.. ecco che arriva... mmm.. prendila tutta nel culo, prnditi un bel clistere di piscio schifosa puttanella..

dopo aver finito di pisciarle nel culo prese il cellulare e scrisse un sms, mentre marta puliva il suo cazzo con la lingua.
- tra poco arriverà papà. ve l'avevo detto che siete nei guai. non voglio sentire una parola. mettetevi sul divano a gambe aperte e mettetevi questo nella fica. mentre aspettate lo zio stringete ritmicamente le vostre fichette attorno a questi.
ci porse due ricci, non molto grossi ma estremamente appuntiti. non fu facile inserirli nella fica, dovevamo fare molto piano
- bene, brave porcelline. li sentite bene i ricci nella passerina? vi fanno male? provate a stringere, stringete forte avanti.. seguite il ritmo.. uno, due, uno due... brave così.. mi raccomando non godete, però. se quando arriva lo zio trova le vostre passerine bagnate sono dolori...

la tortura del riccio durò per un quarto d'ora... il movimento ritmico attorno al riccio aveva finito per eccitare il mio grilletto.. e sembrava anche quello di marta.. entrambe stringevamo la fica muovendo anche il bacino.. eravamo delle vere porcelline, aveva ragione mio cugino..

mio zio ci trovò sudate e strafatte dal godimento.. le nostre passerine non venivano da tempo e quella lenta tortura ci stava facendo godere parecchio.
- vedo che marco aveva ragione.. qui la situazione è degenerata.. dunque, adesso credo proprio che dovrete essere frustate e cinghiate per bene, ma prima mi scappa la piscia e voglio fala in un culetto.. chi di voi due vuole farsi fare la pipì nel culo, puttanelle?
- papà, quello di marta l'ho già riempito io, falla in quello di sara
- bene sara, avvicinati. adesso ti piscio nel culo. o forse stavolta potrei fartela dentro la fichetta, che ne dici? ti metto il cazzo in questa bella passerina arrossata e te la faccio tutta dentro...
erano tanti mesi che non sentivo un cazzo dentro la mia fichetta e ne avevo tanta voglia, anche se era solo per riempirmela di piscio.. mentre pisciava mi sarei potuta muovere un po' e avrei goduto mentre ricevevo la piscia, lo zio forse non si sarebbe arrabbiato troppo.. forse mi avrebbe addirittura lavorato il clitoride.. solo l'idea mi fece bagnare da morire
- si zio, ti prego, mettimi tutto il piscio nella fichetta, lo sentirò uscire, mi bagnerà tutta e la mia fichetta frizzerà tanto...ti prego zio , puniscimi così, mettimelo dentro e pisciami tutta..
- lo sai papà che fa così solo perchè vuole avere un cazzo dentro vero?
- certo marco, ma non ti preoccupare, adesso vede..
mi aprì le gambe mi sollevò il bacino e appoggiò il suo cazzo all'apertura della mia fica, mentre con la mano destra passava una spugnetta abrasiva sulla zona intorno al mio clitoride
- non te lo metto dentro, troia, devi sentire solo il bruciore... soffri sara, soffri, avanti, fammi vedere quanto ti brucia.. non godere, continua a soffrire.. adesso aprie e chiudi le gambe.. così.. senti... adesso ti tiro delle cinghiate ok? le cinghiate fanno tanto male e io te le tirerò molto forti ok? prima te le tirerò sul culo, perchè è giusto che una puttanella come te abbia il culo battuto, poi ti cinghierò bene la fica e tu terrai il bacino ben fermo e ti sporgerai in avanti per essere colpita bene, ok?
- si zio.. ti prego fammi tanto male, sono molto eccitata e me lo merito
sapevo di avere la fica tutta sbrodolata ed era molto meglio se lo ammettevo subito, piuttosto che lasciare che se ne accorgesse mio zio quando mi controllava tra le gambe
- molto male sara.. cominciamo col culo adesso
mentre le prendevo tutte sul culetto, anche mia cugina era stata messa a quattro zampe, e il suo culo riceveva lo stesso trattamento da mio cugino.
solo quando fu il turno di farle prendere alla mia fichetta marta fu messa in un angolo, dotata di una bella cinghia, e obbligata a farsi tutto quello che veniva fatto a me. marta era sempre stata molto più brava di me punirsi da sola. mentre le cinghiate arrivavano sulla mia fichetta aperta vedevo marta in un angolo a gambe larghe intenta a impartirsi lo stesso trattamento. si cinghiava con forza mentre mi cugino la controllava, tirandosi lentamente una sega.

le prendemmo per circa dieci minuti eppoi ci cosparsero di nuovo le fiche col sale, lasciandoci a sentire il bruciore e ordinandoci di non muoverci.. stavo letterlmente impazzendo.. volevo muovermi e invece dovevo stare a sentire il sale che bruciava e non potevo neppure stringere le coscie per godere un po'. dopo qualche minuto presero del sale grosso e iniziarono a inserirlo lentamente dentro le nostre fichette, un po' alla volta.
dopo averci riempite per bene ci tapparono con del cerotto tutta la fica e ci infilarono due plug nel culo. ci legarono a due sedie a gambe larghe e se ne andarono.

passarono due ore. io contraevo lentamente il muscoli vaginali.. il sale si sentiva ancora e mi stava eccitando.. mia cugina muoveva lentamente il culo sulla sedia, masturbandosi col plug con cui l'aveva tappata.
-sara, stai godendo?
-si.. io non riesco a non muovermi..
-neppure io...
-mi fa tanto male la fica.. ma mi fa anche godere.. soffro e godo e tu?
-anch'io godo tanto a sentire il sale grosso nella fica e il grosso tappo nel culo.. ho il culo pieno di piscio sara...
-lo so marta, te lo sei meritato.. ti piaceva farmi soffrire, stavi godendo.. non devi, lo sai..
- ma tu ti stavi strofinando contro lo spigolo del tavolo, facevi tanto la porcellina, eppure avevi su le mutande punitive dello zio
- ero così eccitata che godevo lo stesso.. anche a te piace strofinarti vero?
- si tanto, ma perchè sono una maialina, non dobbiamo eccitarci e se capita non dobbiamo darci piacere ma dobbiamo chiedere di essere punite.. io adesso sto godendo e vorrei tanto che qualcuno aumentasse la mia punizione.. vorrei la frusta sulla fica, così anche se vengo sraà sotto tre punizioni.
- anch'io vorrei.. vorrei che potessimo frustarci la passerina a vicenda.. ci faremmo tanto male.. mentre godi ti batterei molto più forte..

imparare a godere con la spazzola nel culino

antonio ha sempre chiamato culino il mio culo. ritiene che per me sia più imbrazzante. sa perfettamente quello che ho sempre pensato riguardo ai rapporti anali. mi terrorizano e mi sono sempre rifiutata di usare il mio culo per ottenere piacere. quando ho consciuto antonio la prima cosa che mi ha detto è stata proprio che avrei dovuto imparare a godere bper bene con il mio culino vizioso. così ha detto. eravamo per strada, è lì che ci siamo conosciuti. mi ha vista e ha subito capito di cos'è che avevo bisogno. è perspicace il mio padrone. abbiamo parlato per una sera intera e e dopo un paio di bevute siamo finiti a parlare di questo. ci siamo lasciati con la promessa che avrei messo tutto il mio impegno nel lavorarmi il sederino, in modo da prepararlo bene per il nostro incontro. durante la settimana che lo precedette mi impegnai a mettermi dentro tutto quello che trovavo per casa. a volte ci voleva un po' di tempo, dovevo ruotarli lentamente e lavorare a lungo, ma con un po' di pazienza e tanto lubrificante riuscii a infilarmi nel culo di tutto, dalla bottiglia di shampoo al deodorante, dal dentifricio al telecomando della televisione, dalle zucchine piene di pelucchi pungenti alle carote più grosse e lunghe. non appena vedeo qualcosa di vagamente fallico dovevo provare a farlo sentire al mio culetto,che stava diventando sempre più voglioso. anche perchè mi era stato tassativamente proibito di toccarmi la passerina. se volevo godere dovevo farlo col culo. dopo molto lavorare riuscii ad avere un orgasmo tenendo una spazzola nel culo. l'avevo messa tutta dentro e le setole mi bucavano tutto intorno al buchino. mi sdraiai sul letto a pancia sotto e iniziai a muovere il sedere con la sua bella codina infilata dentro. stava cominciando a piacermi davvero. e mi accorsi che se spingevo avanti il bacino e sfregavo la passera contro la coperta ruvida del letto riuscivo a stuzzicarmi il clitoride. pizzicava davvero molto ma per la mia passerina bagnata quella piccola tortura non faceva altro che aumentare la goduria. e in più con i movimenti che facevo riuscivo anche a fare il modo che la spazzola facesse al mio culetto il lavoro che meritava. quando spingevo in avanti stringevo i glutei e le setole durissime della spazzola mi si piantavano nelle chiappe, appena spingevo fori la spazzola si muoveva e mi faceva godere. così quando spingevo avanti la fichetta godevo proprio lì, ma il culetto mi veniva bucato ben bene e la spazzola lo fotteva fino in fondo. più volevo godere strofinando la passera più il mio culo veniva tortutato e riempito. viceversa quando allontanavo il bacino la spazzola uscendo un po' faceva godere proprio il culetto che stavo lavorando per il mio padrone. venni spingendo fortissimo la fichetta contro il materasso e sentendo la spazzola tenevo in culo. sapevo che non avrei incontratol'approvazione di antonio... troppo facile godere col culino se ti massaggi anche la fichetta, no? avevo bisogno di allenarmi ancora a lungo e sapevo che tra non molto antonio mi avrebbe educato a dovere... (continua..)

punizioni in collegio per chi si masturba

Salve, sono Juliette, ho 24 anni. L’anno scorso ero a Como, in collegio. Ho avuto un’esperienza di sottomissione che difficilmente riuscirò a dimenticare.
Era pomeriggio, ero distesa sul letto e mi stavo masturbando. Tornando in camera avevo trovato un cd sulla mia scrivania. Non sapevo di chi fosse, lo inserii nel pc e vidi che vi erano diversi file video, storia 1 storia 2 storia 3 etc. Nella prima storia si vedeva una ragazza bionda, molto giovane e carina che stava a gambe larghe davanti a due uomini, piuttosto grassi e anziani. Il primo di questi iniziava a toccarle la fichetta e si vedeva che a lei piaceva. Allora le carezze iniziarono a diventare delle pacche, prima leggere, poi più forti, ma sempre molto lente, perché lei avesse modo di sentirle per bene. La ragazza godeva visibilmente sotto i colpi del vecchio, si contorceva e mugolava. Questi era molto perverso, la derideva mentre le colpiva la fica, dicendole che le stava prendendo eppure la suo fichetta era sempre più bagnata. Ogni tanto le massaggiava adagio il clitoride eppoi ricominciava a impartirle degli schiaffi, lenti e dolorosi. L’altro signore stava in piedi e si menava lentamente il cazzo, dicendole che era veramente una troietta a bagnarsi in quel modo e che la sua punizione la meritava tutta e fino in fondo. La fichetta si era molto arrossata. Continuava a grondare. Il signore che la stava punendo ogni tanto le massaggiava gli angoli della fica chiedendole se le frizzava. No, rispose la ragazza. Bene, vuol dire che dobbiamo trattarla ancora a lungo, sei una troia e stai godendo molto quindi la tua fica deve essere punita, devi soffrire puttanella. Prese altri schiaffi, forti, molto forti, ma mai veloci, tra l’uno e l’altro passava sempre un po’ di tempo, così lei sentiva bene l’effetto, la sua fica pulsava e si bagnava e i due porci la insultavano e la deridevano. Il torturatore si alzò lasciandola con la fica spalancata davanti al vecchio che si masturbava. La guardava, rideva e si menava il cazzo. il vecchio che la torturava tornò con una spugnetta abrasiva, di quelle per i piatti. Si rimise in posizione ed iniziò a massaggiarle la fica con la parte ruvida, lentamente ma con forza e ogni tanto le masturbava un po’ il clitoride o le dava altri schiaffi ben assestati. Dopo qualche minuto di quel trattamento la fichetta era tutta rossa e gonfia, ma sempre tutta bagnata. Ti piace adesso puttanella? Le chiesero. Ti pizzica ora eh? Hai ancora voglia d masturbarti? Dai masturbati come ieri pomeriggio. Te la stiamo punendo perché te la sei masturbata questa fichetta, hai goduto e ora noi te la facciamo frizzare forte, così impari cosa vuol dire essere una porcellina viziosa. Avanti, toccatela, tanto lo sappiamo che ne hai voglia. La fichetta rossa rossa stava pulsando forte, lì aperta e punita davanti a quei vecchi porci. La ragazza piano piano inizi a toccarsela, mugolava e ansimava. Ehi puttana, ma che fai? Ti masturbi davvero? Allora sei peggio di quel che credevamo, vediamo se ti masturbi adesso. Il torturatore estrasse il suo cazzo. era quasi completamente moscio. Si mise davanti alla ragazza e iniziò a sbavarle sulla faccia. Sai troietta che adesso ti piscio sulla fica? Ti ci piscio proprio e te la faccio frizzare tanto tanto, avanti chiedimi di pisciarti sulla fica, apritela e offrimela.ecco brava, tirala, slargala, che così ti fa più male e il piscio ti frizza di più. il piscio iniziò a scorrere sulla fichetta arrossata e la troietta si agitava e mugolava come una cagna. Ti piace ora? Su masturbati adesso. Dicendo questo le mise il cazzo moscio in bocca e la obbligo a succhiarlo tutto, fino in fondo. Poi la obbligarono a masturbarsi il clitoride con la spugnetta e per tenere vivo il dolore anche il vecchio che si masturbava le ci pisciò sopra. Entrambi i vecchi la costrinsero a mettersi a quattro zampe e a leccare lentamente da terra il piscio, mentre doveva tenere il culo pisciato ben alto per far vedere come si massaggiava la fica con la spugnetta. Il primo vecchio le mise il cazzo nel culo e pisciò anche lì. Avanti, masturbati mentre ti piscio nel culo e lecchi il piscio da terra, ti piace eh? Avanti puttana godi, godi mentre vieni punita, voglio vedere se ti ripeschiamo a masturbarti…
Già dopo la prima scena ero molto eccitata, avevo voglia di masturbarmi e non esitai a farlo, le immagini scorrevano e il mio dito accarezzava il mio grilletto. Il quel momento la porta si aprì di colpo e entrò Corrado, il custode del convitto. Lo sapevo, disse, siete tutte uguali, porche e viziose, ma per fortuna c’è qui qualcuno pronto a raddrizzarvi. Capii da dove veniva quel video, ma era tardi, compresi che mi spettava un trattamento simile, ma non ebbi la forza di oppormi, i ero eccitata troppo dalla visione del film e Corrado lo sapeva bene. Su, adesso masturbati un alro po’, ma prima mettiti questo nelle fichetta, su da brava. Mi porse una grossa pallina di carta stagnola, arrotolata male, piena di bozzi e bugni. Indugia un po’. Corrado allora, senza dire nulla si chinò su di me, mi aprì le gambe e mi sputò proprio sopra la fica, iniziando a lavorarmela lentamente. Mi faceva godere e se ne accorse subito. Su troietta, sei tutta bagnata, devo inserirtela io? Da brava, fai da sola, è importante che impari anche a punirti da sola, non potrò esserci sempre io tutte le volte che ti gronda la fica, avanti mettitela dentro, stringi bene, siediti e muovi il culo, vedrai che ti piacerà. Lo feci. La pallina mi bucava in più punti, ma mugolando iniziai comunque a muovere lentamente il culo sulla sedia, per sentirla bene. brava troia, ecco adesso masturbati un po’, avanti. Mentre mi toccavo Corrado mi muoveva i fianchi lentamente ma con fermezza. Poi mi fece alzare e mi fece mettere a cavalluccio del bracciolo del divano. Non mi potevo più masturbare, dovevo solo strofinare la fica contro la lana ruvidissima del bracciolo e facendo così la pallina mi bucava tutta la fica da dentro. Anche a me adesso frizzava tutta la fica e più frizzava più io spingevo contro il bracciolo per farmi frizzare anche il clitoride. Corrado mi assestò diverse cinghiate sul culo. Anche lui molto lentamente, perché le sentissi bene, una alla volta. Faceva attenzione anche a darmene qualcuna proprio sul buchetto del culo e io dovevo protendere il culo all’indietro e offrirgli il buchetto da picchiare. Poi mi fece alzare. Vorresti che pisciassi anche a te sulla fica? Dai chiedimelo. Per piacere Corrado, mi pisci sulla fichetta, è tutta rossa e gonfia, mi faccia sentire per bene quanto sono troia, mi punisca, la prego. Ecco, vedrò di accontentarti, apri bene le gambe… brava bambina, spingi avanti la fica e fattici pisciare sopra per bene, così, muovi il culo, fammi vedere che ti piace. Dopo averci pisciato ci buttò sopra una manciata di sale eppoi dovetti tornare a strofinarla su quel bracciolo di lana incredibilmente ruvida. Mi mise il cazzo in bocca mi fece venire così, mentre gli leccavo le palle e mi cinghiava il culo, incitandomi a strofinare la fica per punirmela

racconto - divieto di far godere la passerina: punizioni umilianti

Ero chiusa in bagno da più di un quarto d’ora, ma non pensavo che qualcuno se ne fosse accorto.
Invece dopo qualche minuto mio zio iniziò a bussare: “Sara cosa stai facendo? è troppo tempo che sei in bagno da sola. apri”
ero seduta sul cesso a gambe larghe. un dito stava facendo su e giù nel mio culetto, l’altra mano stava massaggiando lentamente la mia passerina. era tutta gonfia e arrossata, l’avevo massaggiata vigorosamente per un po’, me l’ero lavorata con forza soprattutto sui lati, perchè fossero particolarmente sensibili. mi piaceva la sensazione che dava passare la mia mano sulla fica leggermente irritata, soprattutto quando cominciavo a bagnarmi. dopo mi massaggiavo lentamente il clitoride tornando ogni tanto a toccarmi la fica, oppure tenendola bene aperta con l’altra mano.
mi stavo masturbando già da un po’ e volevo venire, risposi svogliatamente a mio zio e forse dal tono della voce si capiva che stavo pensando a ben altro. passò circa un minuto, avevo ricominciato a masturbarmi con il dito nel culo e allargandomi la fica.
La chiave nella porta cadde per terra, sentii girare la serratura, la porta si aprì e mio zio entrò. teneva in mano un passepartout.
-Sara cosa stai facendo?
-zio…no…è che mi pizzicava un po’… mi stavo grattando…
-si…certo..e cosa ci faceva il tuo ditino nel culetto? ti prudeva anche lì?
-no… è che…
-Sara, ti stavi masturbando, ammettilo
-ma…
-ti ho detto mille volte che soltanto le maialine si masturbano. ho provato mille volte a farti smettere. ti ricordi quando ti ho fatto stare due giorni con una spugnetta abrasiva dentro le mutande? o quando ti ci ho messo dentro un peperoncino per tutta la durata del telegiornale? ti ricordi come ti dimenavi ai piedi del divano? eppure vedo che non è servito a niente. continui a smaneggiarti là in mezzo alle gambe. guardala, guarda bene come sei eccitata, è una vergogna. questa volta verrai punita sul serio.
-ma zio…
-metti le mani dietro la schiena.
-ma..
-fallo!
mi legò le mani dietro la schiena e le gambe alla tavoletta del cesso. non potevo alzarmi e non potevo neppure chiuderle. Prese il passepartout con cui aveva aperto la porta e me lo mise nella fica.
-non farlo cadere-disse serio.
Poi si alzò e se ne andò.
la mia eccitazione non era diminuita, avevo paura di mio zio, ma quando mi puniva finivo sempre per godere lo stesso e ormai mi eccitavo moltissimo ogni volta che si arrabbiava. muovevo i muscoli della fica tentando di non fare cadere la chiave e mi agitavo sul cesso, impazzivo dalla voglia di finire di menarmi la fica, ma mi era davvero impossibile, nonostante fossi quasi al limite non riuscivo a a soddisfarmi in nessun modo.
rimasi lì a cercare inutilmente di finire di masturbarmi per almeno mezz’ora, poi sentii dei rumori in salotto e mio zio che parlava con qualcuno. si avvicinarono alla porta del bagno, di modo che potessi sentire bene e mio zio raccontò tutto quello che aveva visto e ci mise anche del suo. Raccontò delle varie punizioni che mi aveva inflitto e della scena di poco prima, disse loro che aveva spiato dalla serratura e aveva visto che con due dita mi allargavo la fica mentre facevo su e giù con un dito nel culo e che si vedeva benissimo dall’espressione che stavo godendo come una maialina. quando finì di raccontare la porta si aprì ed entrarono mio cugino, mia cugina e un vicino di casa, Antonio, grande amico di mio zio.
mi trovarono lì, legata al cesso a gambe larghe e con la fica gocciolante di umori.
-mmm..ma guarda la nostra Sara che brutta porcellina che è diventata..- esordì Antonio
-infatti…guarda che passera, sembra sul punto di esplodere…ehi maialina, ma quanto ti sei sbrodolata? non ti vergogni?-disse mio cugino
mia cugina mi si avvicino e cominciò a slegarmi
-vieni Sara, adesso è tempo che subisca anche te un trattamento davvero severo. sarà educativo vedrai. anch’io prima mi masturbavo in bagno qualche volta. sono stata punita varie volte e adesso non mi permetto più di sditalinarmi. ho anche smesso di strusciarmi sui braccioli delle poltrone. adesso se sento che non riesco a resistere lo dico subito a papà e lui si occupa di dare alla mia passera il trattamento necessario. Anche se mentre vengo punita alla fine non riesco a evitare di avere un orgasmo, il fatto di godere durante la punizione rende meno grave il mio peccato. Certo, è importante impegnarsi a aiutare chi ti sta punendo, bisogna assolutamente cooperare facendo in modo di farsi più male possibile o di aumentare al massimo il valore delle umiliazioni che si impongono. Vedrai che con il tempo imparerai e piacerà anche a te. adesso vieni con noi e fatti fare tutto quello che ti viene chiesto.-
fui condotta al piano d sotto, in cantina. avevano fatto spazio e per terra c’era un materasso, alcune bacinelle e una sedia.
su di essa era appoggiato un fascio di ortiche.
Antonio mi venne di fronte e mi infilò una mano tra le gambe. inizio a toccarmi lentamente.
-sei davvero fradicia. Dovremo lavorare a lungo con te… adesso bevi tutta questa..
Mi obbligò a bere di un litro d’acqua mentre continuava a toccarmi, sempre molto lentamente. Improvvisamente alzò lo sguardo e guardò mia cugina. Lei, senza dire niente, andò vicino alla sedia, si abbassò i pantaloni e le mutandine e si mise a sedere sulle ortiche. si sedette eppoi si
accomodò per bene, facendosi pungere il culo, la fica e le cosce. fece una leggera smorfia, ma non emise un gemito, si morse il labbro inferiore. sembrava quasi che le desse gusto. cominciò a muovere leggermente il bacino, in maniera quasi impercettibile.
-Guarda tua cugina e impara- disse mio zio – Antonio sa che è una puttanella e che si è eccitata guardando la tua masturbazione e che quindi merita una punizione. Vedi, basta uno sguardo e va subito a farsi pungere la fichetta. Guarda, guarda come collabora muovendo il culetto, la puttanella in calore…
Era evidente che mia cugina stava collaborando. Adesso aveva preso con le mani i gambi delle ortiche e muoveva il culo tirandole verso di sé. stava cominciando anche a mugolare, si vedeva che cominciava proprio a piacerle.
-basta adesso, smetti maiala. mettiti nell’angolo con il culo in aria, immobile.
mia cugina si alzò e andò a inginocchiarsi in un angolo, mostrandoci il culo e la fica un po’ arrossati e irritati
-avanti maialina, adesso tocca a te- disse mio cugino e mi venne incontro.
mi tocco un po’ il culo eppoi mi condusse alla sedia e mi spinse a sedermi. l’ortica cominciò subito a bucare. sarebbe stato senz’altro una punizione molto severa in un’altra circostanza, ma in quel momento ero così eccitata che le punture mi provocarono soltanto un immenso prurito, avevo voglia di grattarmi la passera, ma mio cugino me lo impediva e mi costringeva a muovere il culo tenendomi per i fianchi e obbligandomi a spingere i miei genitali contro l’ortica..
- avanti porcellina, sentila bene… su, fatti pungere tutta… avanti fai la brava… spingi…spingi… spingi… ecco, così, brava, collabora e fatti male da sola, avanti spingi da sola… ritmicamente… dai, fatti tanto male troietta… spingi la fica contro le ortiche… voglio che sfreghi per bene quel clitoride voglioso con cui stavi godendo…
la passera mi prudeva da matti volevo toccarmi, avevo bisogno di massaggiarla, ma mio cugino mi fece alzare e mi fece sdraiare sul materasso.
-adesso sta’ qui a gambe aperte. non provare a toccarti. se senti bruciare puoi giusto muovere un po’ il culo, ma non troppo, mi raccomando. devi imparare a resistere.
i tre uomini mi osservavano mentre mi agitavo sul materasso. Antonio si stava tirando una sega. la mia fica era in fiamme,
iniziai a muovere ritmicamente il culo in su e in giù. spingevo i culo contro il materasso sempre più forte, mi dava un po’ di sollievo, ma dovevo apparire una bella porca, a fare su e giù con il culetto in quel modo.
loro se ne accorsero subito e iniziarono a dirmi di smettere di fare così col culo
-lo sappiamo che stai cercando di godere, smetti subito piccola scrofa. smetti maialina… smetti… bene, ora ti faccio smettere io…
mio zio si sfilò la cintura dai pantaloni, ne prese l’apice e si chinò in mezzo alle mie gambe.
con la cintura iniziò a battermi la passera, un po’ piano un po’ forte, per farmi smettere di godere.
-avanti, su, fai la brava e tieni le gambe bene aperte mentre ti prendi le cinghiate sulla passerina… non ti muovere… sta’ ferma… eeecco…. braava così… fatti cinghiare bene, fatti fare male…ecco, ferma adesso ne prendi uno fortissimo, aspetta, ecco, adesso arriva, eh… tieni le gambe bene aperte, aspetta … ecco! brava. ti ha fatto molto male vero? bene bene, molto bene, è importante che ti senta tanto male su questa fichettina sbrodolona, lo sai vero? brava, brava la mia maialina in calore.
adesso ricomincio a tirarti le cinghiate ok? apri bene. guardala bene la tua fichetta mentre viene battuta, guardala fissa e ricordati cos’è che merita quando si bagna così.
questo spettacolo stava facendo eccitare moltissimo mio cugino, che si stava smaneggiando il cazzo già da un po’
-si papi dai, battila forte questa scrofetta. più forte… devi dargliele più forte…
dopo quel trattamento la mia passerina era davvero arrossata e mi bruciava tantissimo. mio zio iniziò a toccarmi, un po’ mi massaggiava un po’ mi penetrava con un dito, lentamente per vedere quanto riuscivo a godere.
mi toccò anche il clitoride, molto molto lentamente.
iniziai a mugolare e a bagnarmi di nuovo e ricevetti immediatamente una buona dose di schiaffi sulla fica.
-sei incorreggibile, ti ho battuta forte e a lungo con la cinghia, eppure basta menartela un po’ e te ricominci subito a sbrodolare. adesso dovrò schiaffeggiartela ancora un po’. Ma adesso dovrai prenderle tenendo la lingua fuori e mugolando come la cagnetta che sei. Poi riceverai questo nella fica.
mi mostrò una pallina poco più grande di una pallina da golf. era fatta di carta stagnola e era ruvidissima e piena di punte.
-ecco, adesso te la metto nella fica. ti piace eh? Mmm… senti come buca…vuoi masturbarti anche adesso porcellina? avanti, muovi la fichetta… e stringi forte, mi raccomando, che così la senti per bene… avanti scrofetta, fatti male da sola, facci vedere quanto sei brava… mmm… secondo me ti sta proprio piacendo. E adesso lo sai che fai? ti metti a cavalcioni del bracciolo di quella poltrona e ti ci strusci, così magari ci fai vedere quanto sei brava a godere con questa bella pallina nella fica, eh maialina?
mi condusse verso una vecchia poltrona che stava in un angolo, aveva entrambi i braccioli ricoperti di un panno ruvidissimo, come la tela di un sacco.
-avanti strusciati. tua cugina è stata scoperta due volte a masturbarsi in questo modo. proprio una sudiciona. vero che sei una sudiciona?
mia cugina annuì dal suo angolino.
-e allora vieni anche te qua a fare vedere quanto siete sudicie e maiale. Avanti, mettiti a cavalcioni sull’altro bracciolo e sfregati quella fica vogliosa che ti ritrovi.
mia cugina si diresse verso la poltrona quando mio cugino la fermò.
-papa mi scappa da pisciare. Mi piacerebbe tanto fargliela nel culo, posso?
-certo tesoro, mi sembra un’ottima idea… falla tutta, riempile il culo di piscio.
il suo cazzo scivolò velocemente nel buchetto di mia cugina, che si era prontamente messa a quattro zampe.
dopo un paio di minuti, durante i quali si divertì a rendere ancora più rossi il culo e la fica di mia cugina a suon di sonori schiaffoni, cominciò a pisciare ordinandole di masturbarsi, che una scrofa come lei merita di godere giusto se prende del piscio nel culo.
dopo aver ricevuto il suo clistere mia cugina venne a sedersi accanto a me e iniziò a muoversi diligentemente sul bracciolo
della poltrona.
-certo che due cagnette in calore dovrebbero comportarsi come cagnette, non credete? avanti sara, fa’ come tua cugina.
si era messa a mugolare come avrebbe davvero fatto una cagnetta che vuole essere montata. teneva la lingua molle tra le labbra e la muoveva avanti e indietro, sbavandosi anche un po’ addosso..
iniziai a imitarla e a fare la cagnolina… presto però cominciai a sentire un irrefrenabile bisogno di fare pipì .
Antonio venne verso di me e iniziò a massaggiarmi la pancia.
-che cosa? vorresti fare la pipì? ma non ti vergogni, pisciona? No no, non puoi proprio farla… devi resistere… avanti su, resisti…tieni la pipì…
Così dicendo mi pigiava ritmicamente sulla vescica.
-stai quasi per farla eh? aspetta, ferma, pisciona. alzati e mettiti a testa in giù sulla poltrona, così se non resisti ti fai tutta la pipì addosso. E non lamentarti, che non ti meriti altro… guardati la fica, a me sembra molto bagnata, non credi? anche la pallina dentro non ti è servita a niente. adesso ti frusto un po’ sul culo e sulla fica e te li guardi fissi mentre li frusto così forse impari qualcosa. Intanto però devi aiutarmi a torturati, spingi da sola sulla tua vescica e resisti. ma spingi forte capito? Avanti incomincia, fammi vedere se sei brava… bene, può andare, ma spingi un po’ più forte.. dai, su, così soffrirai di più…
Le frustate mi facevano sobbalzare e la mia vescica mi torturava ogni secondo di più.
durò a lungo e durante tutto il tempo dovetti spingere con la mano sulla pancia, una spinta forte alternata ad ogni frustata.
-brava, brava la mia pisciona, vedo che hai resistito… allora adesso puoi fare pipì. Su, fa’ la pipi, fai uscire tanta piscia da questa bella passerina arrossata…eeecco, piscia su, fattela tutta addosso…
pisciati addosso, dimostraci che sei una vera maialina e magari stavolta ti facciamo masturbare una po’ quella fica pisciona. avanti ora fai la pipì, fattela addosso.
mi pisciai addosso provando un sollievo infinito.
-adesso però ci fai schifo, non ti possiamo più toccare. è necessario che tu punisca da sola, capito? mettiti questi, poi mettiti a quattro zampe e sculacciati per bene, che il tuo culo non è affatto rosso come dovrebbe essere.
mi lanciò delle 4 mollette unite da una catenella e dovetti attaccarne due alle grandi labbra e due ai capezzoli, dopodichè mi misi a quattro zampe e con la mano destra iniziai a battermi il culo con forza. Ma per quanto mi sforzassi di picchiarmi il culo più forte possibile non stava affatto diventando rosso… mio cugino se ne accorse e naturalmente non mancò di venirmi in aiuto..
si posizionò dietro di me e cominciò a sculacciarmi come si deve mentre con l’altra mano tirava la catenella che congiungeva le mollette che avevo sulle tette e sulla fica.
Poi prese una carota molto grossa e me la piazzò dentro il buco del culo, lentamente ma senza esitazioni. Mi ordinò di non farla cadere e ricominciò a arrossarmi il culetto.
Quando ebbe finito dovetti leccargli le mani con cui mi aveva sculacciato, mentre Antonio faceva fare sue e giù alla carota piantata nel mio culo, dandomi qualche schiaffo sulla fica non appena gli sembrava che cominciassi a godere. Dopo dovetti leccare le mani anche a lui, mentre mi spingevo da sola la carota su per il culo. Era veramente grossa e faceva davvero male, ma la tenevo ben piantata dentro mentre pulivo le mani che mi avevano castigato.
mi accorsi che mia cugina nel frattempo stava seduta in terra a gambe aperte, accanto a lei suo fratello le stava massaggiando
la fica con una spugnetta abrasiva, la muoveva molto lentamente, mentre lei si guardava la fica come imbambolata, gemendo e mugolando. Mi accorsi che ogni tanto alzava lo sguardo per vedere quello che stavano facendo e me.
a questo punto eravamo entrambe eccitatissime e avevamo la fica davvero arrossata e irritata, ultrasensibile, gonfia e bagnata fradicia.
ci misero l’una di fronte a l’altra e ci dissero di toccarci a vicenda.
Dopo un attimo di titubanza, ci infilammo una mano tra le gambe e ci accarezzammo delicatamente il clitoride. le nostre due passere erano davvero ultrasensibili e quel ditalino ci procurò delle incredibili scariche di piacere, tanto che nessuna delle due riuscì a evitare di mugolare come una troia.
Mio zio si stava massaggiando lentamente il cazzo, ci guardò con uno sguardo sdegnato
-queste due sono davvero scandalose. ce l’abbiamo messa tutta ma continuano a godere non appena si sfregano un po’ la passera… avanti, adesso mettetevi in terra e a gambe larghe.
Antonio e mio zio tirarono fuori i loro cazzi e li puntarono verso le nostre fichette.
- Ecco, adesso queste belle passerine arrossate dovete tenerle ben ferme e belle aperte perchè adesso io e Antonio vi ci pisciamo sopra. Mi raccomando state ferme e resistete perchè il piscio frizzerà moltissimo e voi due troiette dovete dovete sentirlo per bene. Restate immobili e spingete la fica in avanti.
la pipì iniziò subito a bruciare tantissimo sulle nostre fichette arrossate.
Non riuscivamo a evitare di dimenarci un po’, ma ci ordinarono nuovamente di stare immobili e prenderla tutta.
una volta che ebbero finito di pisciarci sopra ci consentirono di masturbarci. Ma se volevamo godere non potevamo massaggiarci la fica, dovevamo riuscire a venire prendendola a schiaffi, altrimenti niente orgasmo. iniziai a darmi i primi colpi sulla fica, mentre mia cugina faceva la stessa cosa sulla sua.
dopo una ventina di schiaffi ci ordinarono di invertirci e io dovetti iniziare a schiaffeggiare la sua fica, mentre lei si preoccupava di dare lo stesso trattamento alla mia.
mia cugina iniziò a picchiarmi molto lentamente ma con severità, colpiva la mia fica sapientemente, sapendo ogni volta quale punto andare a risvegliare, era stata evidentemente addestrata a questo trattamento, per sé e per gli altri. Me la menò per almeno cinque minuti prima che avessi un orgasmo devastante.

chat - juliette gode e si mette il sale nella passerina bagnata

Ciao!
Le masturbatrici incallite sono una delle mie specialità! Conosco molti
sistemi utili ad educarti a dovere! Te ne descrivo uno solo, ma mentre
lo leggi non devi masturbarti, altrimenti se ci sarà un incontro la
prima cosa che subirai sarà una severa punizione per aver disobbedito a
questa mia richiesta. Per prima cosa provvederò a strapparti tutti i
peli con la ceretta e perfezionerò il lavoro con le pinzette. Poi, dopo
averti immobilizzata adeguatamente ti terrò aperte le labbra usando pinze
e catenelle e sulla vulva nuda e aperta ti farò assaggiare i colpi del
mio frustino, fino a fartela diventare rossa e dolente. Ma il bello
viene ora… Dopo avertela irritata ben bene, provvederò a riempirtela di
sale grosso (tutta la vulva, clitoride compreso) e con le pinze a
bocca di coccodrillo ti chiuderò le labbra affinchè il sale non possa
uscire. A questo punto abuserò a lungo del tuo corpo per il mio piacere,
sfondandoti la gole con il mio grande cazzo, facendoti bere la mia orina,
inserendo varie cose nel tuo culo e altro, senza dimenticare di
somministrarti di tanto in tanto qualche bella sberla sulla fica ancora
pinzata e piena di sale. Naturalmente potrei anche farti sedere a cavalcioni
su qualcosa di duro e spigoloso, se sei disponibile alle pratiche più
dure al posto delle pinze, per tener chiusa la vulva posso anche cucirla
con filo per suture… Dopo una lunga ora nella quale il sale ti avrà
macerato ben bene la fica, provvederò a riaprirtela e a pulirla dal
sale, ma ovviamente non sperare che uso l’acqua… Sulla carne viva cosa
c’è di più bello di una bella sciacquatina con del succo di limone? Ti
garantisco che dopo questa cura per almeno 2 giorni non sarai in grado
di masturbarti…anche pisciare diventerà piuttosto doloroso,
figuriamoci toccarla con le mani…
Rispondimi allegando foto. Io ho 40 anni e sono di Trieste (4 orette di
viaggio) posso ospitare ma anche spostarmi.
Ciao

ciao, mi è piaciuta davvero molto la tua mail, anche
se certe cose mi sembrano eccessive, come la sutura ma
forse anche le pinze…
per un primo momento preferirei un rapporto
“virtuale”… adoro infliggermi personalmente i
castighi che
merito…ogni volta che sento la fica bagnarsi corro a
riservarle il trattamento che le spetta.. cerco sempre
nuove punizioni e nuove umiliazioni e spero che tu
sappia ordinarmi qualcosa di veramente perverso…solo
a pensarci la mia passerina sta iniziando di nuovo a
gocciolaree mi sta venendo una voglia matta di
massaggiarmi il grilletto.. visto la fantasia che mi
hai suggerito, che mi è piaciuta molto, credo che mi
spalmerò la fica di sale grosso…naturalmente non
prima di averla arrossata a dovere massaggiandola con
una spugnetta abrasiva..
ti invio un racconto che ho scritto e una foto della
mia fichetta,sperando che possa ispirarti la cura
migliore da riservarle..



Molto bello il tuo racconto (e anche la tua fichetta impertinente). Non
preoccuparti per quello che riguarda alcuni aspetti un po’estremi, non
sono un pazzo e non ho mai mandato nessuna all’ospedale, e cmq
rispetto i limiti stabiliti. Va bene anche a me iniziare via mail, ma dopo un
po’ di tempo ti vorrei incontrare. Ma a proposito di pinze…quelle a
bocca di coccodrillo sono molto dolorose, ma per il momento possono
bastare anche quelle per stendere la biancheria, soprattutto quelle di
plastica dura nuove (stringono di più). Cmq se le pinze non sono di tuo
gradimento puoi usare del cerotto, non quello con la medicazione x le
piccole ferite, ma quello tipo nastro, con il quale sigillarti ben bene la
fica ben riempita di sale. Devi tenere il tutto almento una mezz’oretta
e in questo tempo dovresti sederti a cavalcioni su qualcosa di
spigoloso, può andar bene il bordo della vasca da bagno o il bracciolo di una
poltrona. Sarebbe assai più umiliante se questa mezz’ ora la trascorri
fra persone che non devono assolutamente immaginare quello che stai
facendo, oppure può essere adeguato anche qualche kilometro in bicicletta,
rigorosamente su strade piene di buche e col culo ben attaccato al
sellino. Trascorsa questa mezz’ oretta viene il momento di levare i
cerotti e questa operazione è importante che avvenga con la dovuta lentezza
in modo da sentir bene lo strappo del cerotto. E’importante a questo
punto tenere pronto succo di limone in quantità abbondante, in quanto le
minuscole ma dolorose piaghette prodotte dal sale, a contatto col limone
bruciano tantissimo, insisti soprattutto sul buchino dell’uretra che è
il punto in cui di solito fa più male, anzi aprilo un po’ con le dita
e spruzzaci direttamente sopra il succo. Quando metti il sale, non
dimenticare di farne entrare un po’ anche li, così quando andrai a fare la
pipì sentirai ancora questo bruciore e terrai le mani a posto! L’
effeto del sale è proporzionale al tempo che lo tieni. Come prima volta può
bastare mezz’ ora, ma se poi ti sbrodoli nuovamente sarà necessario
aumentare i tempi fino a farti la fica alla tartara, sale grosso e limone
insieme, ma questo non è facile farlo da sola. A proposito di
cerotti…comprane qualche rotolo di quello bello grosso, che se la cura del
sale non ti basta dovrai provvedere x una settimana a incerottarti
completamente la fica al mattino per poi poterla liberare soltanto la sera e
dovrai bere almeno 2 litri di acqua al giorno senza poter pisciare. Alla
sera quando avrai la vescica che ti scoppia e prima di stapparti la
fica, dovrai massaggiarti profondamente sopra l’ osso pubico x almeno 10
minuti, poi dopo esserti tolta lentamente i cerotti ti dovrai mettere
in vasca o in doccia nella posizione che vedi nel disegno allegato ma
con le ginocchia molto più in basso, praticamente ai lati della testa. A
quel punto sarebbe assai bello se ci fossi li io a batterti con il
mestolo il culo e la fica così ben esposti, ma puoi fartelo da sola, apri
bene la bocca e lascia andare le pisciata da 1 litro abbondante che ti
arriverà tutta sul viso, ti farà bruciare gli occhi e ti riempirà la
bocca. Guai a te se chiudi la bocca o sputi! Te la devi prendere tutta! I
colpi che ti darai col mestolo devono essere diretti con precisione su
culo e perineo e devono essere sufficientemente forti da farti sentir
male anche dentro. Continua a colpirti per tutta la durata della
pisciata e alla fine con la bocca piena di orina che dovrai ingoiare molto
lentamente in modo da sentir bene il gusto devi farti male il più
possibile con il cucchiaio aumentando frequenza ed intensità dei colpi che non
devono mai andare al clitoride, cosa che ti farebbe godere subito ma
soltanto culo e perineo. Mi piacerebbe vedere le foto che documentano
tutte queste operazioni, soprattutto la tua fica incerottata e appena
aperta dopo il bagno di sale.
Ciao

Ecco il resoconto dettagliato del castigo che mi sono inflitta oggi pomeriggio…
quando mi sono svegliata ho controllato la posta e ho letto la tua mail… il trattamento che mi hai descritto ha fatto immediatamente bagnare la mia fichetta sbrodolona… avevo voglia di cominciare subito, ma purtroppo non avevo il sale grosso né i cerotti… avevo una gran voglia di sentire di nuovo il sale bruciarmi la fica allora ho preso del sale fino, me la sono massaggiata bene e a lungo… perchè si irritasse un po’ e il sale penetrasse e bruciasse a dovere… poi mi sono messa le mutandine che avevo nuovamente cosparse di sale in modo che la mia fichetta fosse completamente a contatto con tanto sale, altrimenti i miei umori avrebbero finito per scioglierlo… mi sono messa una gonnellina e sono andata a fare la spesa.. in bicicletta. Il contatto del sellino mi ha procurato immediatamente una fitta di dolore mista a piacere.. le prime pedalate me l’hanno fatta dolere davvero tanto… mentre pedalavo in strada pensavo quanto sarebbe stato eccitante sapere che qualche automobilista fosse a conoscenza quanto sono troia e su cosa stavo strofinando la fichetta… fatta la spesa al supermercato sono rimontata sul mio durissimo sellino e mi sono riavviatai verso casa.. stavolta sono stata ben attenta a centrare tutte le buche che trovavo…chissà cosa doveva pensare chi mi vedeva… ho preso anche una scorciatoia che passava in uno sterrato di circa 100m… in discesa e pieno di sassi… è stata una vera tortura…
arrivata a casa sono andata in bagno e mi sono tolta le mutandine…tutto il sale era impastato ai succhi prodotti dalla mia fica… ho tolto il sale fine e mi sono messa nella vasca per applicarvi quello grosso… non è stato facile.. è complicato riempirsi la passera di sale da sola… comunque mi sono impegnata molto e questo è il risultato… ti assicuro che alla fine sono riuscita a riempirla proprio per bene….

ho aspettato un po’ perchè cominciasse a bruciare sul serio eppoi vi ho applicato il cerotto, facendo attenzione che restassero dei grani di sale molto grossi a tormentarmi il clitoride…

poi mi sono alzata dalla vasca, ed è stato davvero complesso e doloroso, e mi sono messa a cavalcioni del bordo della vasca…
non pensavo che tutto quel sale potesse farmi ancora così tanto male…invece appena ho appoggiato il mio peso mi si è conficcato ancora di più dentro…frizzava e bruciava da morire e la mia fichetta stava godendo da impazzire… iniziai a muovermi e dondolarmi sulla vasca…in modo che il tormento fosse rinnovato su tutta la lunghezza della mia patatina…il mio clitoride godeva tantissimo e penso che se avessi continuato a schiacciarlo contro il bordo della vasca avrei raggiunto senz’altro l’orgasmo…stavo quasi per godere e decisi di alzarmi.. ma solo per mettermi di nuovo dentro la vasca e iniziare il trattamento con il limone… brucia da morire sulla fica irritata! Ho fatto in modo che penetrasse bene dentro e ho aspettato un po’… poi ho cominciato a battermi il culo e la fica con un bel mestolo da cucina.. ho colpito soprattutto la zona tra la fica e il buco del culo, la più sensibile, facendo molta attenzione a non fare godere troppo il mio clitoride gonfio e voglioso…
ma non riuscivo a smettere di farlo godere… mi sono rimessa le mutandine e sono tornata a mettermi a cavalluccio del bordo della vasca…niente, la mia passerotta continuava a sbrodolare come quella di una vera maialina… dalla foto si vede quanto ho bagnato le mutandine….penso che il castigo di oggi non sia bastato a rieducarmi… ho tanta voglia di ricominciare…

chat - il culino voglioso di juliette e le punizioni sul treno

Ciao, sono un uomo di 49 anni, toscano, molto perverso. Vorrei che tu
comprassi delle olive verdi giganti, che si trovano in ogni
supermercato, da usare come supposte. Vorrei infilarle personalmente, se si trova
l’occasione giusta, e fartele trattenere un po’. Devi farcire bene il
tuo buco, sono convinto che ce ne stanno molte. Non preoccuparti se non
tutte escono quando dovrai andare a cagare… non succede niente di
grave, nel giro di qualche ora si disfano e il giorno dopo esce il nocciolo
insieme alla tua cacchetta… voglio vedere quanto ti bagni con il
culetto tutto riempito. Inoltre vorrei spruzzarti con il profumo la fica e
il buco, fino ad irritarli per bene.. Possiamo farlo in luoghi
insoliti, è più divertente.. poi ci appartiamo e quando sei proprio
precipitata in un lago, tra le cosce, ti riempio di schiaffi e bacchettate i due
buchi, e ti faccio venire così. Sono convinto che una situazione del
genere, vissuta all’aperto, in auto, fermandoci a cercare posti insoliti,
ti farà bagnare molto bene.. Ovviamente in campagna ci sarà la cura
con le ortiche.. Che immaginerai dove te le struscio, no? L’uso delle
ortiche e le altre pratiche elencate, sono da eseguire in un lasso di
tempo piuttosto lungo.. Ci vuole almeno una o mezza giornata a disposizione
per eseguire bene il tutto. Un bel giro in bicicletta con un mazzetto
di ortiche al posto della spugna abrasiva e vedrai come ti riduco il
culo.. Però anche la spugna non è male! Anche stare seduta in un cinema
per la durata del film, se ce la fai, può essere un godimento..
Ovviamente con un paio di mutandine in tessuto naturale.. Cioè ortica e puntine
da disegno.. Ce la farai a stare ferma? Sarà divertente vederti
smaniare e mentre ci comportiamo come una normale coppia che sta pomiciando,
ti stringo bene tra le cosce e il culo.. Così sentirai l’irritazione
improvvisa che ti tortura il culo e la fica.. E non puoi fare altro che
mugolare vicino al mio volto, mentre tentiamo di guardare il film in
mezzo a tante persone. Scommetto che vieni lì, in mezzo a tutta quella
gente.. Ciao tesoro

ciao,
le tue fantasie mi hanno fatto bagnare oscenamente…
mi farebbe impazzire andare al cinema con indosso un
bel paio di mutandine da tortura, dover resistere per
tutta la durata del film, mentre spingi con la mano
per tenere vivo il tormento, non potendo far altro che
mugolare sommessamente come una cagnetta…mi
piacerebbe molto anche essere umiliata in luoghi in
cui potrei essere vista… l’idea di un guardone
perverso che si masturba mentre io vengo punita e godo
soffrendo mi fa eccitare da morire… vorrei essere
costretta anche a punirmi da sola, magari frustandomi
la fica grondante con una cinghia fino a venire,
sapendo che qualcuno mi sta vedendo mentre mi applico
la punizione che mi è stata inflitta…
mi piace molto torturami da sola, sono spesso molto
eccitata e sento spesso la voglia di punirmi culetto e
passerina in qualche maniera stravagante… se vuoi
puoi suggerirmi qualcosa e te ne farò un resoconto
dettagliato.. non ho mai provato l’ortica, ho un po’
paura che possa essere davvero troppo dolorosa, ma
l’idea mi fa bagnare e mi piacerebbe provarla…

Ciao cagnetta… mantenendo l’interesse verso il cinema, posso farti
presentare davanti a me con la gonna, senza mutandine e quando arriviamo
ai nostri posti ti faccio sedere su una spazzola di metallo, con
setole molto dure ma non taglienti, che sia posizionata in modo che sia la
fica che il tuo buchetto, siano bene a contatto.. Così che il tuo
culetto e la passerina siano ben stuzzicati. Va bene anche una spazzola di
plastica purché sia molto rigida. Ma questo ora lo puoi fare anche a
casa, seduta alla scrivania.. Naturalmente se ci trovassimo al cinema, ti
toccherei le cosce e abbracciandoti, come normalmente succede alle
coppie, ti costringerei a sederti più a fondo sulla spazzola.. sicuramente
dovremmo uscire un pò prima che si accendono le luci, visto che sulla
tua poltrona ci sarà una evidente e profumata macchia dei tuoi umori,
perché ti sarai bagnata oscenamente per tutta la durata del film,
mugolando e gemendo alle mie continue manovre. Sarebbe il modo migliore per
andare al cinema e gustare davvero uno dei tanti noiosi film che sono in
circolazione, non trovi? Dopo il film posso finalmente guardare come sei
ridotta tra le cosce, e qui ci vuole una naturale punizione per come
hai ridotto la poltrona… Se si accorgono me la fanno ripagare.. Lo
trovi giusto? Per cui un bel pò di cinghate con la mia cintura sulla tua
passerina mentre sei a gambe larghe, ti ci vogliono. Chissà come ti
diventa dopo queste cose, eh? Rossa.. e viola.. E urlerai mentre godi e
vieni come una maiala sotto le cinghate.. guarda come hai ridotto la mia
cintura.. Tutta macchie umide del tuo lago che hai tra le cosce.. Mi
verrebbe voglia di farti stare a sedere su un’altro strumento di tortura
fatto a forma di cavalletto.. sai di quelli che usano gli imbianchini o
i muratori? Ovviamente un pò modificato. Ma ora non ti dico come…
Conosco dei posti frequentati da guardoni segaioli o comunque da uomini
maiali che gli piace masturbarsi e non solo.. S’inculano anche tra loro,
ma prima di arrivare alle cinghiate bisognerebbe iniziare con le
sculacciate… Prima passeggiamo e di fronte a loro facciamo vedere come ti
palpo il culo, le tette, la fica attraverso le mutandine, li eccitiamo,
e poi giù schiaffi sulla tua fica sotto gli occhi di uno di loro..
Ancora con le mutandine belle inzuppate della tua sbrodolata, così è più
osceno da vedere e da sentire.. E poi mentre te sarai già un lago che
cola fino alle ginocchia, via quello straccetto di slip ormai ridotti a un
pasticcio e subito due o tre cinghate belle sode e sonore su quella
poltiglia oscena che è la tua fichetta in quel momentoi. E vedrai che ti
faranno uscire di cervello facendoti venire come una cagna in calore,
lì davanti a tutti. Mentre sei da sola, invece, puoi stare in casa
oppure uscire e usare l’auto o la bicicletta.. ma prima avrai selezionato
sul tuo cellulare la vibrazione e dopo lo avrai rivestito con della
carta vetrata da falegname, con la grana grossa che è molto ruvida.. e te
lo infili dentro le mutandine. Poi io ti faccio una lunga serie di
squilli durante la giornata. Sono certo che ridurrai in poltiglia la carta
vetrata dagli umori che gronda la tua fica molto prima di avere
l’orgasmo! In ogni caso arriverai ad un tale stato di libidine e di voglia di
godere, che dopo il trattamento non vedrai l’ora di prenderti a sberle
e a cinghate da sola la fica. Ma preferirei che tu proseguissi lo
strofinare della passerina arrossata e il buchetto con una masturbazione
con uno spazzolino da denti a setole rigide. Prima lentamente, poi
sentendo bene il dolore a procurato dalla violenta masturbazione che ti farà
impazzire dal tormento del godimento. Sono certo che verrai
completamente stravolta.. Vorrei che tu mi descrivessi un pò come sei fatta
fisicamente e qualcosa di te.. Se lavori, studi.. Se fai sport.. e poi voglio
sapere quanto e dove ti masturbi. Vorrei anche farti viaggiare in
treno fino a firenze, dove lavoro, con un paio di mutandine con costrittive
che hanno un bel numero di puntine da disegno con la punta rivolta
verso il tuo culetto e la fica.. e con il cellulare posizionato come sai.
Durante il viaggio lo farò squillare e così mentre stai seduta tra la
gente devi trattenere i gemiti. Sicuramente gli altri passeggeri si
incuriosiranno nel vederti rossa in faccia, eccitata e stravolta.. Ma non
capiranno perché.. Poi prima di scendere togli il cellulare e una volta
a firenze facciamo due passi ed io in un luogo tranquillo, ti comprimo
bene con le mani le mutandine e ti massaggio facendoti mugolare. Dopo
possono seguire vari trattamenti… Puoi anche riprendere un treno
subito, così da non stare via molto e dover sopportare la tortura per quasi
un’intera giornata e poi a casa cinghiarti da sola mentre stiamo al
telefono, così ti seguo nel tuo tormento e verifico quanto godi. Oppure
avendo più tempo a disposizione, con un mezzo pubblico possiamo andare in
campagna e in un luogo adatto ti faccio sedere sulle ortiche… così
posso portare la mia cagnetta a fare i suoi bisogni nei prati. Ciao per
ora..

ciao..anche stavolta mi sono eccitata moltissimo a
leggere i trattamenti da riservare ai miei due
buchetti..al termine ero già un lago, con le mutandine
tutte bagnate e infilate nella fica (ammetto di averle
tirate un po’ mentre leggevo, perchè mi si
strusciassero sul clitoride che stava iniziando a
diventare sempre più sensibile…) ho pensato di
meritare una bella punizione e l’idea di provare con
lo spazzolino da denti mi ha fatto bagnare ancora di
più…in bagno ne ho trovato uno vecchio con le setole
un po’ sformate, ho provato a usarlo per toccarmi la
passerina congestionata e mi ha fatto godere
moltissimo..lentamente l’ho infilato dentro la mia
fichetta e con il manico che mi pendeva tra le gambe
sono tornata in camera, mentre lo spazzolino mi
sfegava dentro ad ogni passo.. quando sono arrivata in
camera stavo quasi per venire, quindi ho pensato che
era meglio se mi dedicavo al mio culetto, per
distrarmi un po’.. ho preso una spazzola tonda e mi
sono infilata il manico tutto dentro, facendo
lentamente su e giù per allargarlo bene e quando sono
arrivata vino in fondo ho iniziato a stringere bene le
chiappe, sentendomi bucare tutto intorno al buchetto
del culo.. poi ho estratto la spazzola e mi ci sono
seduta un po’ sopra, muovendo i finchi per farmi
pungere per bene.. poi mi sono sdraiata sul letto a
gambe larghe e ho ripreso lo spazzolino, ho
massaggiato a lungo la passera arrossandola tutta,
facendo attenzione a evitare il mio clitoride
voglioso, altrimenti sarei venuta subito… nel
frattempo mi sono resa conto di avere bisogno di fare
pipì.. più continuavo a massaggiarmi la passerina e
più aumentava la voglia di fare pipì… ho cominciato
a massaggiarmi la pancia, accrescendo lo stimolo senza
potervi dare sfogo, una tortura lenta e logorante,
dopo un po’ di tempo non resistendo più sono dovuta
andare in bagno, non senza essermi prima rimessa le
setole dello spazzolino nella fica. seduta sul water
con lo spazzolino che ancora mi ciondolava in mezzo
alle gambe ho continuato a massaggiarmi un po’ la
pancia, poi quando proprio non ce la facevo più ho
cominciato a fare pipì. la pipì, bagnadomi la
passerina tutta arrossata dal lungo massaggio con lo
spazzolino, me l’ha fatta frizzare tantissimo
facendomi godere ancora di più… dopo che avevo
finito mi sono asciugata con la carta igienica, ma
toccandomi non ho resistito, ho massaggiato un po’
anche il mio clitoride e sono venuta mugolando come
una cagnetta…

io vivo a roma ma sono del sud.. lavoro in un’agenzia
della regione, ho 30 anni, 170 cm 57 kg capelli neri,
3a seno, carnagione molto chiara, fichetta rosa e
sempre rasata sotto, ma con un po’ di peli sul pube..
spesso mi masturbo la sera, oppure il pomeriggio, se
non ho troppo da fare… abbastanza spesso, almeno una
volta la giorno (anche se a volte passano periodi in
cui non mi va molto..) e prevalentemente in casa, per
lo più a letto, ma anche in bagno, in cucina o in
salotto, se mi prende l’ispirazione… mi è capitato
di farlo in macchina, in un luogo appartato, mi sono
mezza a gambe aperte e mi sono massaggiata e
schiaffeggiata la fica a lungo, anche con un frustino,
grondando di piacere all’idea che qualcuno mi stesse
guardando mentre mi frustavo in mezzo alle gambe come
una maialina in calore…
non vedo l’ora di conoscere altre tue fantasie e altri
trattamenti per il culetto e la passerina, e se
possibile di provare a metterli in pratica dopo che mi
sono sbrodolata la fica leggendoli..
1bacio
l.

Sei stata brava, ma hai bisogno di un pò di correzione, voglio che le
punizioni siano più esemplari.. Devi tenere più spesso durante la
giornata le mutandine tirate sù che entrino bene nella fichetta.. Ti devi
ricordare che sei sottomessa ai miei desideri un pò più spesso. Devi
accettare il fatto che sono io che sto prendendo possesso della tua
passerina e del tuo culetto e che condiziono sempre di più i tuoi orgasmi. Devi
essere consapevole che i il tuo culo e la tua fica stanno diventando
oggetti di cui io dispongo. Tu obbedisci e subisci. Io posso infilarci
quello che voglio, pur rispettando le loro possibilità e le normali
condizioni igieniche. La prossima punizione consiste nell’applicarti delle
mollette da bucato alle labbra e quando l’hai riempita bene devi
prendere un oggetto non troppo liscio, il manico di una scopa di legno per
esempio, e dopo aver messo un pò di burro per lubrificare il buco, te lo
devi infilare dentro e poi camminare per casa per, diciamo, spazzare
sculettando. Meglio se ti lubrifichi con gli umori che ti colano dalla
fica, ma se non ce la fai, ti concedo l’uso del burro. Devi infilare il
manico bene in fondo. Quando hai spazzato bene un pò ovunque, prendi due
spazzolini da denti e te le infili in fica, senza togliere le
mollette. A questo punto devi dare un’altra ramazzata alla casa con la scopa in
culo e devi pensare a me, che stai obbedendo alle mie richieste.
Quando hai ripercorso un pò tutta la casa puoi togliere le mollette, una ad
una, lentamente. Probabilmente se non hai ancora goduto, accadrà mentre
stacchi una molletta dopo l’altra.. Ma se, pur essendo un lago, ancora
non vieni, puoi scopare con gli spazzolini dentro e poi quando li hai
estratti, inizi a strofinare la passera torturata e per ultimo dai una
passata al clitoride. Tutto senza levare la scopa dal culo, s’intende!
Ricorda di procedere sculettando. Se la cosa ti sembra ridicola non
importa.. Osservati allo specchio e pensa ciò che è la realtà di questo
ordine: cioè che ti stai umiliando per me.. Pensa mentre lo fai, a cosa
potrebbe provocare quello spettacolo in un guardone o magari in un tuo
collega di lavoro che pensa a te come una santarellina, invece sei lì
che godi come una troietta, una cagna in calore perché obbedisci alle
fantasie di un tuo conoscente, un uomo perverso. Molto meglio se indossi
un paio di scarpe col tacco. Se io fossi lì te lo farei fare così.. Nuda
con solo un paio di scarpe col tacco alto, per farti sculettare
perbene, come una cagnetta. Inoltre pensa che ciò avverrà veramente perché,
pur con i tempi che vuoi, ti stai predisponendo a essere condizionata al
mio volere. Puoi anche evitare l’incontro con me, ovviamente, ma
inevitabilmente ti raggiungerà la libidine nella tua testolina.. Forse non
oggi, forse nemmeno domani.. ma giungerà il giorno che le tue mani non
riusciranno a stare lontane dalla tua fichetta, il tuo buchetto si
scioglierà dalla voglia di essere riempito di qualcosa.. Non basterà qualche
ditalino per farti passare il tormento. E ci vorrà qualcosa di lento,
di snervante.. Qualcosa che soddisfi la cagnetta. Qualche schiaffo dato
bene, anche attraverso la stoffa delle mutandine. Dopo ci vorrà
qualche frustata direttamente sulla tua fica depilata e sul buchetto
posteriore… non credi? Stai già pensando proprio come una cagna in calore che
non vede l’ora di godere, vero? Magari immaginando cosa ti farebbe il
tuo amico maturo e perverso.. Sei proprio un tesoro.. Cosa pensi del
tuo amico perverso? Sarei curioso di saperlo.. sai? Che effetto ti fa
immaginare che ti posso mettere nelle condizioni che ho descritto e
tenerti così, in giro per casa per un intero pomeriggio? Trovando sollievo
nel metterti carponi proprio come una cagna perché con quella scopa in
culo non puoi sederti… Per punizione non appena leggi ciò che ti sto
scrivendo, devi bere moltissima acqua finché non ti senti scoppiare la
pancia dalla voglia di fare pipì. Solo a quel punto inizi a tirare sù
le mutandine e a farle entrare bene nella fica. Poi a quel punto prendi
l’auto e vai in un posto poco frequentato e ti fai una breve
passeggiata. Oppure fai in modo che ti scappi forte quando sei già in un luogo
adatto… ed esci a soffrire le pene del doverla trattenere. Ovviamente
più ti allontani dall’auto più sentirai forte lo stimolo.. e le
mutandine nella figa completamente fradicia ti stimolano a pisciare.. Ma invece
di tornare indietro prosegui.. e cerchi un muretto o un ramo oppure un
palo dove strusciare la fica e il culo. Sicuramente sarai un lago tra
le cosce e la voglia di pisciare sarà enorme, ti sentirai scoppiare. E
dopo esserti strapazzata fichetta e culo, può darsi che la pipì abbia
iniziato già a uscire.. Ma ormai sei lontana dall’auto, torni indietro
camminando lentamente anche se vorresti correre. E durante la
passeggiata te la fai addosso. Non so se non resisterai a non schiaffeggiartela e
godere, comunque vestiti nel modo che ritieni più adatto e metti del
nylon sul sedile dell’auto, perché torni a casa solo i quello stato.
Frastornata dal godere e dall’essertela lasciata fare addosso. Ciao
cagnetta.

chat - una passerina bagnata alle prese con le mutande da tortura

ciao, per cominciare preferirei un tormento
“virtuale”…adoro infliggermi personalmente i
castighi che
merito…ogni volta che sento la fica bagnarsi corro a
riservarle il trattamento che le spetta.. cerco sempre
nuove punizioni e nuove umiliazioni e spero che tu
sappia ordinarmi qualcosa di veramente perverso…solo
a pensarci la mia passerina sta iniziando di nuovo a
gocciolaree mi sta venendo una voglia matta di
massaggiarmi il grilletto..adesso dovrò frustarmela a
lungo..
ti invio una foto della mia fichetta sbrodolante
sperando che possa ispirarti la cura migliore da
riservarle..

Ciao Troietta mia.
mi fa piacere che tu abbia risposto velocemente. vuol dire che sei
pronta per i miei ordini.
Con te vorrei instaurare un rapporto perverso di eccitazione/punizione.
Ossia più ti ecciti e più ti punirò.
ho apprezzato l’invio della tua foto. si vede la tua fica che ha
bisogno delle giuste punizioni.
cominciamo:
voglio che ti vesta nella maniera più provocante possibile. un vestito
da vera troia che ti faccia sentire porca e lasciva. lascio a te
l’immaginazione.
vestita così dovrai sederti per terra a gambe ben larghe lasciando
scoperta la tua fighetta umida.
davanti a te devi sistemare uno specchio in modo da vedere bene il buco
che ti darà così tante preoccupazioni.
ho per te in serbo molte e perverse torture.
una cosa semplice: davanti allo specchio allarga per bene le labbra e
tooccati paino il grilletto…..appena sarai ben umida prendi una
candela ed accendila (mi piace eseguire torture con quello che si trova in
una normale casa)…la cera che cadrà fra le tue cosce e lì dovrebbe
farti pentire di essere così vacca.
Ho visto che hai peli sul pube…..una volta che sarai abastanza
esausta dal versarti cera calda sulla tua fichetta sbrodolosa proverei a fare
una bella ceretta completa sui tuoi peli….fidati che urlerai dal
dolore.
se riesci a fare foografie sarebbe l’ideale. altrimanti va bene una
descrizione precisa del tuo abbigliamento e della tua punizione.
ti farò godere immensamente….e soffrire tremendamente.
Dimmi se desideri foto del mio cazzo per eccitarti e se ti paice essere
trattata da schiva o solo da gran troia.
aspetto tua risposta.
(hai mai sentito parlare di “mutande da tortura”? te ne darò un
assaggio).

Buona serata maiala mia

ciao… mi sono seduta sulla specchio come mi avevi chiesto e ho fatto
in modo che il mio grilletto diventasse bello gonfio e pulsante di
piacere… poi ho preso la candela e ho lasciato cadere una goccia di
cera… ho preso la grandi labbra e ho spettato per assaporare bene la fitta
dolorosa che mi procurato..cosa che ha fatto eccitare ancora di più il
mio clitoride ingrossato… avevo una voglia matta di masturbarmi, ma
ho preso la candela e ho lasciato cadere altre due gocce di cera…
anche queste mi hanno bruciato tantissimo, facendomi pulsare tutta la
fica… dopo altri due tentativi sono finalmente riuscita a centrare il
clitoride con cui stavo godendo e ho sentito tantissimo male… mentre
soffrivo ho iniziato a contrarre la passera e non sono riuscita a d
evitare un orgasmo devastante…

sono molto curiosa di sapere come sono fatte le mutande da tortura…
mi sembra di averne decisamente bisogno…

E così neanche con la cera calda sei riuscita a trattenerti da avere
un’orgasmo.
Non c’ che dire sei davvero una troia perversa.
Inoltre guardandoti lafiga bene aperta avrai provato ancora più
piacere.
Io devo fare in modo che più piacere tu possa provare e più dolore
andrai a sentire.
Le “mutande di tortura” sono una mia semplice invenzione.
facciamo così: di sicuro una maialina come te avrà un bel film porno
con il quale ti masturbi.
bene mettilo su e comincia a guardarlo.
mettiti delle mutandine comode ed all’interno inserisci una striscia di
carta vetra (la trovi da ogni ferramenta.
bene: ora puoi masturbarti ma NON devi togliere le mutande.
ogni carezza ti provocherà un fastidioso attrito proprio sulla figa.
più la tua figa si bagnerà e più la cartavetra si attaccherà al tuo
corpo, più ti struscerai e più sentirai dolore.
vediamo quanto riuscirai a sopportare.
se questa ti piacerà ne ho altre molt più crudeli in serbo per te.
se puoi invia foto della tua figa prima e dopo il trattamento con le
speciali mutande.
Se sei davvero stata cattiva potrai importi di usarle per tutta la
giornata a mo’ di cilicio.

a presto troietta sbrodolante.

sono stata brava stavolta… sono riuscita a non avere
un orgasmo nonostante mi sia massaggiata la fica per
quasi un’ora e mezzo, la durata del film…sentissi
com’è congestionata….sono stata a fare pipì e il
contatto con la pipì calda me l’ha fatta bruciare
tantissimo…vorrei tanto finire di masturbarmi…se
stringo le cosce godo e mi sbrodolo ancora di più,
però non riesco a venire…è una tortura logorante…
le mutande da tortura sono state utilissime per
impedirmi di godere. avevo in caa una bella striscia
di carta vetra, di quelle grosse e ruvide, nuova e
perfetta per irritarmi la fica… l’ho applicata
all’interno di un bel paio di mutandine bianche e le
ho indossate tirandole su per bene…la mia fica era
già molto bagnata e il contatto con la carta vetra lha
fatta fremere di piacere… le ho tirato subito tre
schiaffi molto forti e mi sono fatta molto male…poi
ho messo il film porno e sono andata a sedermi a gambe
larghe sul divano…massaggiandomi lentamente la fica
sotto la carta vetra..il film mostrava una ragazza che
subiva un castigo esemplare in un convento di
suore..le viene fatto di tutto, la fanno bere litri di
acqua e quando le scappa fortissimo la pipì le
impedisccono di farla massaggiandole lentamente e al
lungo la pancia e il grilletto…quando finisce per
farsene un po’ addosso viene battuta a lungo slla
fica, mentre a quattro zaampe e con il culo per aria
lecca la pipì che si è lasciata scappare. durante
queste scene io mi massaggiavo la fica e mi strusciavo
alla carta vetra con sempre maggiore vigore…dopo una
mezz’oretta era tutta rossa e dolente, molto sensibile
e eccitata.. mi alzai e mi misi a cavalluccio sul
bracciolo del divano, pigiandoci la fica con tutto il
mio peso…era davvero doloroso e comoncia a
dondolarmi per irritarmi ben bene tutta la lunghezza
della mia fighetta libidinosa…ho continuato
astrusciarmi per tutta la durata del film..soffivo e
godevo molto, ma sono riuscita a non avere un
orgasmo… adesso la mia fica e tutta rossa e pulsante
e avrei tanto voglia di godere, ma penso che riuscirò
a limitarmi e la prenderò lungamente a schiaffi…
non vedo l’ora di applicarle un altro castigo…

Certo che sei proprio una bella troia (dimmi se ti paice essere
trattata male)
a leggere quello che ti sei fatta un brivido di piacere mi percuote. E’
difficile trovare una schiavetta così docile.Grazie alel speciali
mutandine non potrai amsturbarti per almeno un po’ di tempo.
Bella l’idea di metterti a cavalcioni sul dinvno. te lo volevo proporre
io ma mettendo sotto la tua fighetta una grattugia. di sicuro ti farà
impazzire del dolore.
Per quanto riguarda umiliarti mi farebeb piacere ricevere una tua foto
a gambe aperte mentre pisci nel cesso.
Come tortura, oltre quella della grattugia voglio proporti questa.
si chiama “Bistecchiera”. Prendi il phon con il quale ti asciughi i
capelli ed una forchetta.
Ora pensa di mettere ad arrostre una bella bistecca (la tua figa) e
aprila bene con la forchetta. girala e penetrale. usa il phon sempre più
vicino fino a quando il dolore non sarà insopportabile. se fatto bene ti
brucerà tremendamente senza lasciarti segni.
Ho una variante ancora più perversa per le mutande da tortura….ma
prima voglio avere la tua foto

Ciao…buona serata.
Pensa che stasera mi masturberò pensandoti torturata mentre
tu……..ti brucerà ancora troppo per farlo.

Ciao

Ciao, certo che mi piace essere trattata male, adoro
essere insultata e umiliata per la maiala che sono…
ho allegato la foto dove faccio pipì… bruciava
moltissimo mentre facevo pipì perchè con la forchetta
mi ero fatta prorpio male..me la sono lavorata per
bene, anche se più che altro è il phon che brucia..
spero tanto che tu possa masturbarti con gusto
pensando a questa maialina libidinosa e a tutte le
belle cosette che si è fatta alla passerotta
gocciolante che si ritrova…io non posso davvero
perchè mi fa tanto male, è tanto eccitata e bagnata,
ma appena la tocco soffro moltissimo…

E brava la mia puttanella
Sono davvero felice che ti stia trovando bene con quello che ti faccio
fare.
Ho inoltre gradito molto la tua foto. pensa che tra un poco comincerò a
masturbarmi pensandoti.
Sei stata brava in questa settimana e penso che per oggi tu ti sia
meritata una gioranta d buon godimento.
Ti do’ quindi l’autorizzazione a masturbarti.
Il tuo godimento nonn può però esimersi dal farti sentire una vera
porca.
Quindi ti ordino di masturbarti con oggetti strani con i quali
(penso….) non hai mai provato a penetrarti.
Cominciamo dal semplice….proviamo con ortaggi e frutti vari.
Banane, cetrioli, carote….dovresti trovarli nel tuo frigorifero.
Mettiti comoda davanti al tuo bel porno e dai libero sfogo al tuo
piacere. mastrbati fino a che ne avrai forza (mi farebbe piacere ricevere
delle foto)
Cerca di resistere a gambe larghe fino a quando non sarà troppo in
desiderio di godere.
Una volta finito…………
……attenzione: sei di nuovo caduta nel tuo solito peccato!
La tua fighetta dovrà essere punita..
cosa le facciamo?
Dai non voglio essere troppo crudele….
prendi un mestolo di legno e colpiscila con forza.
La cosidetta “bastonatura” spesso provaca lo svenimento della
torturata.
Guarda qunato sarai in grado di resistere…..e commentami il film che
mi eccita parecchio.
Io penso che tu sia solo una povera troia che gode nel vedersi usare ed
umiliare: la scusa che sei sempre a toccarti adori essere punita,
umiliata e torturata.
Allora dai troieta: fammi vedere di cosa è capace la mia maialina!

ti ringrazio molto per aver permesso di godere alla
mia fichetta..era tanto gonfia e pulsante… ho
trovato due carote nel frigo e me le sono messe
lentamente una nel culo e una nella fica mentre
cominciava il filmino porno. questo era u filmato
amatoriale..un tizio riprendeva una ragazza di circa
vent’anni bionda e carina che si sculacciava da sola,
grillettandosi la fica con l’altra mano..dopo veniva
fatta sdraiare su un letto le veniva data una frusta e
le veniva ordinato di frustarsi la fica mentre
succhiava il manico della frusta, fatto a forma di
cazzo…mentre si frustava sulla fica si vedeva che
godeva moltissimo..
dopo essermi masturbata a lungo sono venuta con le
carote infilate dentro….
dopo il mio orgasmo ho preso il mestolo e me le sono
date di santa ragione, sul culo e sulla
fica…purtroppo al termine di questo lungo
trattamento la mia fica è d nuovo gonfia e bagnata e
avrebbe di nuovo voglia di godere, ma fortunatamente è
tutta dolente e non posso masturbarla di nuovo…

Mamma mia sei davvero una gran troia.
Ho avuto modo di conoscere ragazze lascive e porche ma tu le batti
davvero tutte.
Non ti mnascondo che mi fa molto piacere averti trovato e
“conquistato”.
Ho molta voglia d giocare cone te.
Finalmente arriva il week end e no potrò usare il pc (credo).
Quindi ti do un compito che potrai svolgere con tutta calma in questi
due giorni.
Voglio che mi dimostri quanto sei capace di essere porca e perversa.
Gioca con la macchina fotografica e dimostrami fino a quanto sei
disposta ad umiliarti.
Più sarai troia e peggiore sarà per te la tortura seguente.
Per dimostrarti quanto apprezzo i tuoi sforzi ti insegno un tormento
che ho battezzato “morsicatura”.
Prendi delle mollette da bucato e legale l’una all’altra comn uno
spago.
Quando sono tutte legate per bene comincia a pinzarti le labbra della
figa. più riesci a metterne a più sentirai dolore.
Qunado saranno tutte in posizione comincia ad accarezzarle. dovresti
sentire un fastidio come dei piccoli morsi su per tutta la figa.
quando ne avrai avuto abbastanza prendi lo spago saldamente e con un
colpo secco tirale via di botto.
Il dolore dovrebbe toglierti il fiato.
Se con le foto che mi manderai sarai brava ti insegnerò a costruirti
una speciale frusta, delel mutande di tortura ancora peggiori e i primi
passi per darti scariche elettriche.

E’ tutto nelle tue mani….vedi di usare bene questa
possibilità……fammi vedere quanto sei porca e cagna

Rispondi a una domanda: quanti anni hai?

Ciao….e divertiti!