Salve, sono Juliette, ho 24 anni. L’anno scorso ero a Como, in collegio. Ho avuto un’esperienza di sottomissione che difficilmente riuscirò a dimenticare.
Era pomeriggio, ero distesa sul letto e mi stavo masturbando. Tornando in camera avevo trovato un cd sulla mia scrivania. Non sapevo di chi fosse, lo inserii nel pc e vidi che vi erano diversi file video, storia 1 storia 2 storia 3 etc. Nella prima storia si vedeva una ragazza bionda, molto giovane e carina che stava a gambe larghe davanti a due uomini, piuttosto grassi e anziani. Il primo di questi iniziava a toccarle la fichetta e si vedeva che a lei piaceva. Allora le carezze iniziarono a diventare delle pacche, prima leggere, poi più forti, ma sempre molto lente, perché lei avesse modo di sentirle per bene. La ragazza godeva visibilmente sotto i colpi del vecchio, si contorceva e mugolava. Questi era molto perverso, la derideva mentre le colpiva la fica, dicendole che le stava prendendo eppure la suo fichetta era sempre più bagnata. Ogni tanto le massaggiava adagio il clitoride eppoi ricominciava a impartirle degli schiaffi, lenti e dolorosi. L’altro signore stava in piedi e si menava lentamente il cazzo, dicendole che era veramente una troietta a bagnarsi in quel modo e che la sua punizione la meritava tutta e fino in fondo. La fichetta si era molto arrossata. Continuava a grondare. Il signore che la stava punendo ogni tanto le massaggiava gli angoli della fica chiedendole se le frizzava. No, rispose la ragazza. Bene, vuol dire che dobbiamo trattarla ancora a lungo, sei una troia e stai godendo molto quindi la tua fica deve essere punita, devi soffrire puttanella. Prese altri schiaffi, forti, molto forti, ma mai veloci, tra l’uno e l’altro passava sempre un po’ di tempo, così lei sentiva bene l’effetto, la sua fica pulsava e si bagnava e i due porci la insultavano e la deridevano. Il torturatore si alzò lasciandola con la fica spalancata davanti al vecchio che si masturbava. La guardava, rideva e si menava il cazzo. il vecchio che la torturava tornò con una spugnetta abrasiva, di quelle per i piatti. Si rimise in posizione ed iniziò a massaggiarle la fica con la parte ruvida, lentamente ma con forza e ogni tanto le masturbava un po’ il clitoride o le dava altri schiaffi ben assestati. Dopo qualche minuto di quel trattamento la fichetta era tutta rossa e gonfia, ma sempre tutta bagnata. Ti piace adesso puttanella? Le chiesero. Ti pizzica ora eh? Hai ancora voglia d masturbarti? Dai masturbati come ieri pomeriggio. Te la stiamo punendo perché te la sei masturbata questa fichetta, hai goduto e ora noi te la facciamo frizzare forte, così impari cosa vuol dire essere una porcellina viziosa. Avanti, toccatela, tanto lo sappiamo che ne hai voglia. La fichetta rossa rossa stava pulsando forte, lì aperta e punita davanti a quei vecchi porci. La ragazza piano piano inizi a toccarsela, mugolava e ansimava. Ehi puttana, ma che fai? Ti masturbi davvero? Allora sei peggio di quel che credevamo, vediamo se ti masturbi adesso. Il torturatore estrasse il suo cazzo. era quasi completamente moscio. Si mise davanti alla ragazza e iniziò a sbavarle sulla faccia. Sai troietta che adesso ti piscio sulla fica? Ti ci piscio proprio e te la faccio frizzare tanto tanto, avanti chiedimi di pisciarti sulla fica, apritela e offrimela.ecco brava, tirala, slargala, che così ti fa più male e il piscio ti frizza di più. il piscio iniziò a scorrere sulla fichetta arrossata e la troietta si agitava e mugolava come una cagna. Ti piace ora? Su masturbati adesso. Dicendo questo le mise il cazzo moscio in bocca e la obbligo a succhiarlo tutto, fino in fondo. Poi la obbligarono a masturbarsi il clitoride con la spugnetta e per tenere vivo il dolore anche il vecchio che si masturbava le ci pisciò sopra. Entrambi i vecchi la costrinsero a mettersi a quattro zampe e a leccare lentamente da terra il piscio, mentre doveva tenere il culo pisciato ben alto per far vedere come si massaggiava la fica con la spugnetta. Il primo vecchio le mise il cazzo nel culo e pisciò anche lì. Avanti, masturbati mentre ti piscio nel culo e lecchi il piscio da terra, ti piace eh? Avanti puttana godi, godi mentre vieni punita, voglio vedere se ti ripeschiamo a masturbarti…
Già dopo la prima scena ero molto eccitata, avevo voglia di masturbarmi e non esitai a farlo, le immagini scorrevano e il mio dito accarezzava il mio grilletto. Il quel momento la porta si aprì di colpo e entrò Corrado, il custode del convitto. Lo sapevo, disse, siete tutte uguali, porche e viziose, ma per fortuna c’è qui qualcuno pronto a raddrizzarvi. Capii da dove veniva quel video, ma era tardi, compresi che mi spettava un trattamento simile, ma non ebbi la forza di oppormi, i ero eccitata troppo dalla visione del film e Corrado lo sapeva bene. Su, adesso masturbati un alro po’, ma prima mettiti questo nelle fichetta, su da brava. Mi porse una grossa pallina di carta stagnola, arrotolata male, piena di bozzi e bugni. Indugia un po’. Corrado allora, senza dire nulla si chinò su di me, mi aprì le gambe e mi sputò proprio sopra la fica, iniziando a lavorarmela lentamente. Mi faceva godere e se ne accorse subito. Su troietta, sei tutta bagnata, devo inserirtela io? Da brava, fai da sola, è importante che impari anche a punirti da sola, non potrò esserci sempre io tutte le volte che ti gronda la fica, avanti mettitela dentro, stringi bene, siediti e muovi il culo, vedrai che ti piacerà. Lo feci. La pallina mi bucava in più punti, ma mugolando iniziai comunque a muovere lentamente il culo sulla sedia, per sentirla bene. brava troia, ecco adesso masturbati un po’, avanti. Mentre mi toccavo Corrado mi muoveva i fianchi lentamente ma con fermezza. Poi mi fece alzare e mi fece mettere a cavalluccio del bracciolo del divano. Non mi potevo più masturbare, dovevo solo strofinare la fica contro la lana ruvidissima del bracciolo e facendo così la pallina mi bucava tutta la fica da dentro. Anche a me adesso frizzava tutta la fica e più frizzava più io spingevo contro il bracciolo per farmi frizzare anche il clitoride. Corrado mi assestò diverse cinghiate sul culo. Anche lui molto lentamente, perché le sentissi bene, una alla volta. Faceva attenzione anche a darmene qualcuna proprio sul buchetto del culo e io dovevo protendere il culo all’indietro e offrirgli il buchetto da picchiare. Poi mi fece alzare. Vorresti che pisciassi anche a te sulla fica? Dai chiedimelo. Per piacere Corrado, mi pisci sulla fichetta, è tutta rossa e gonfia, mi faccia sentire per bene quanto sono troia, mi punisca, la prego. Ecco, vedrò di accontentarti, apri bene le gambe… brava bambina, spingi avanti la fica e fattici pisciare sopra per bene, così, muovi il culo, fammi vedere che ti piace. Dopo averci pisciato ci buttò sopra una manciata di sale eppoi dovetti tornare a strofinarla su quel bracciolo di lana incredibilmente ruvida. Mi mise il cazzo in bocca mi fece venire così, mentre gli leccavo le palle e mi cinghiava il culo, incitandomi a strofinare la fica per punirmela
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